Lo Stato Sociale un band bolognese secondo sul podio del Festival Di Sanremo, ma vincitori morali
I cinque ragazzi, infatti, hanno fatto parlare molto di loro, durante e dopo il Festival…
Chi è lo Stato Sociale?
Un gruppo musicale italiano nato nel 2009 formato da tre DJ di radiocittà Fujiko di Bologna: Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti. Nel 2011 ai tre si sono uniti Enrico Roberto e Francesco Draicco.
Sono loro stessi a raccontare la loro storia sul loro blog:
“Tutto ha inizio in un garage: una drum machine in prestito, un basso, una pianola e un laptop scassato con musicmaker 2004 in versione demo. Abbiamo iniziato a suonare davanti agli amici come e dove si poteva, portando l’impianto e le birrette, portando la festa. Dopo poco abbiamo registrato male delle cose e le abbiamo messe su Myspace. Quelle cose, qua e là, a loro modo piacevano. Poi abbiamo registrato Welfare Pop un po’ meglio e ai concerti iniziavano a venire amici che ancora non conoscevamo. Diciamo poi che gli amici sono diventati tanti e con alcuni di questi abbiamo iniziato a collaborare.”
Sanremo per loro è stato un trampolino di lancio, una vittoria morale: in pochissimi giorni tutti hanno cominciato a canticchiare “Una vita in vacanza”.
Una vita in vacanza: quando il modo di comunicare può renderti vincitore
Dalla prima performance sul palcoscenico della 68° edizione del Festival, Lo Stato Sociale è diventata una band acclamata da gran parte del popolo italiano, meno dalla critica.
Eh si, molti sono stati i critici che non hanno apprezzato i ragazzi: le stonature, la performance messa a paragone con Gabbani, un testo superficiale. L’unica cosa che ha messo tutti d’accordo è stata lei: la ballerina da Guinness world record, l’84enne Paddy Jones.
Al di là che possa piacere o meno, al di là che siano bravi o meno, mettendo da parte ogni tipo di giudizio, una cosa c’è proprio da dire: la comunicazione è stata eccezionale. Se, infatti, non vi fosse stata la signora danzante avremmo notato lo stesso la canzone?
Un bellissimo testo, una canzone che denuncia una vita già scritta, invoca la libertà, uscire dai binari e realizzare i propri sogni: ecco questo testo sarebbe stato notato lo stesso senza la Jones? Probabile che la canzone avrebbe avuto comunque il suo seguito, probabile che tutti avremmo canticchiato lo Stato Sociale, ma sarebbe stato così virale?
La comunicazione dello Stato Sociale
I ragazzi hanno centrato in pieno la loro esibizione, con la Jones che balla, su note di denuncia di una vita destinata al sacrificio e al lavoro. Una vita in vacanza non è un testo solo radiofonico, non è un testo dedicato alle barche a vela e ostriche, è un testo che sprona a seguire i propri sogni.
E la comunicazione utilizzata è stata assolutamente efficace: quanto può spronare più di un’84enne che balla? Se lo fa lei perché non posso farlo anche io?
Quando significa curare tutti i dettagli, anche nella realizzazione del video ufficiale, da mandare a tutte i canali TV radio e su tutte le piattaforme, come Youtube, Vimeo: la signora è presente anche lì, dopo un elenco di professioni e mansioni richieste, lei è li che balla, ed è felice, contenta, mostrando come ciò che si fa per passione fa vivere a lungo e bene.
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Lo Stato Sociale e Cittanet: cosa c’entra?
Vi starete chiedendo cosa c’entra lo Stato Sociale con Cittanet: il primo parliamo di musica e il secondo di comunicazione e marketing.
Ma si sa, la comunicazione è tutto, perfino ciò che indossiamo comunica di noi qualcosa.
E a noi lo Stato Sociale è piaciuto molto, quindi perché non parlarne?
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