Anche tu hai deciso di utilizzare solamente la pagina Facebook per la tua comunicazione o della tua azienda? Probabilmente, hai preso una decisione del genere perchè è “gratis” ed è più veloce iniziare? Allora quello che sto per dirti fa proprio al caso tuo.
Continua a leggere per scoprire perchè non dovresti utilizzare solo la pagina Facebook
Questa non è una campagna denigratoria nei confronti del social più amato del mondo, ma una semplice constatazione dei suoi limiti. Partiamo dal presupposto che ormai in pochi utilizzano Facebook solo per quei giochini “fantastici” che puoi trovare: il social è un modo per rimanere in contatto con il mondo, un modo per esprimere la propria opinione senza essere bloccati o non ascoltati. O meglio chi legge e non ha voglia di farlo può scorrere sulla bacheca, ma il bello è che nessuno lo sa.
E allora cosa me ne faccio di un Blog?
Il blog è lo strumento per eccellenza adatto a esprimere la propria opinione, per chi ha qualcosa da dire. Un po’ come Facebook, potrete dire.
Vi sono alcune differenze, che fanno la differenza:
- Facebook sminuisce il concetto espresso, perché non si riesce sempre ad essere autorevoli. Anche se la più giusta, la cosa detta, perde il suo giusto peso, perchè è un social e come tale è “una roba da ragazzini”, dove tutti possono parlare, perchè ormai “chi meno sa, più parla.”
- Il blog è invece quella cornice adatta per il pensiero da esprimere, non si hanno limiti nel numero di parole o di pubblicazioni. Rende il pensiero espresso professionale, lontano da chiacchiere da bar.
- Il blog ha la capacità di archiviare. Si, potreste contestare, anche Facebook può farlo, ma dovreste scorrere infinitamente la bacheca fino a trovare il punto esatto. Nel blog, invece, con il tasto cerca, basta una sola parola, ed è possibile ritrovare un post anche “stagionato”. Jacques Derrida lo definisce come il “mal d’archivio”.
- Facebook crea gruppi chiusi di persone, “distruggendo” dibattito, cercate a tal proposito la definizione di “camere dell’eco”. Sul social, infatti, nel momento in cui il post è stato pubblicato, questo verrà letto solo da una ristretta cerchia di amici, che spesso la pensano allo stesso modo, facendo parte della stessa cerchia, annullando completamente l’idea di dibattito che ha sollecitato la scritta del post. Mi spiego meglio: l’algoritmo di Facebook, si sa, è quasi completamente sconosciuto; quello che però sappiamo è che sul social si creano delle piccole sfere, chiamiamoli “gruppi”, in cui sono riuniti persone che hanno le stesse idee, una selezione fatta in base ai mi piace di gruppi su Facebook, i like a foto e video e post di persone. Insomma il cane che si morde la coda: si rischia di parlare ad una persona che non ti ascolta veramente perché sa già la risposta.
- Sul blog le cose cambiano: hai una tua piattaforma e la ricerca non è impostata da Facebook, ma dal suo grande avversario Google, che indirizza le pagine del blog. Il proprio post può quindi essere letto da tutti, grazie alla ricerca delle parole chiave, e avere una buona amplificazione e autorevolezza del messaggio.
Non dimenticate il cambio di algoritmo di Facebook nel 2018
Ne abbiamo già parlato qualche tempo fa, il cambio dell’algoritmo di Facebook danneggia maggiormente le aziende.
Per essere davvero liberi di scrivere, di parlare, di pubblicizzare qualcosa, dovete essere proprietari della piattaforma che utilizzate, e il blog potrebbe essere una soluzione a molti problemi.