“Il giornalismo non è morto e non morirà”. Così inizia il libro di Alberto Puliafito, “Dal Giornalismo al Digital Content Management”, un libro che descrive obiettivamente la situazione del mondo del giornalismo. Da lì una serie di consigli su cosa e come fare per far rinascere l’araba fenice dalle sue ceneri.
“Il giornalismo non è morto e non morirà”. E’ questo il senso riassuntivo del libro di Alberto Puliafito “Dal Giornalismo al Digital Content Managament”, pubblicato nel ottobre 2016. Puliafito ex direttore di Blogo.it, si occupa di informazione, ha collaborato con varie testate cartacee e non, è il fondatore di Tvblog, fondatore, in collaborazione con un team da 10 e lode, di Slow News e di Wolf.
Descrizione dello scenario della situazione giornalistica
Il libro parte con una descrizione dello scenario: i giornalisti che si ostinano a non accettare il cambiamento. “Il futuro dei giornalisti è tante volte confuso con il futuro del giornalismo. Il primo riguarda, nella maggior parte dei casi, le grandi imprese imprenditoriali. Il secondo, invece, è un’altra cosa.” La crisi dei giornali c’è e non si può risolvere con metodi tradizionali. Il giornalista deve acquisire nuove conoscenze e competenze che non possono mancare nella sua cassetta degli attrezzi.
Prima definizione che il “nuovo” giornalista deve conoscere: il digital content management. “Un insieme di attività, tecniche, strategie che consentono di programmare, creare, curare informazioni di support elettronico.” E’ un’attività che comprende diverse competenze e una multidisciplinarietà.
Content is King
Dopo la descrizione dello scenario e di dove si vuole arrivare, il primo concetto ad essere trattato è il contenuto: “Contenti is King”. Quindi cosa sono i contenuti digitali, il sovraccarico informativo, e soprattutto come creare contenuti rilevanti in questo sovraccarico di informazioni. Insomma, tutto quello che c’è da sapere: l’importanza delle immagini e quali scegliere, il titolo, come strutturare l’articolo e così via.
Si passa poi al lettore: il contenuto è si importante, ma se non è letto dagli utenti non ha alcun valore. Una breve analisi dei lettori in Italia e come trovarli.
Un’analisi SEO
Immancabile, in un discorso sul digitale, un’analisi sulla SEO: Search Engine Optimization, in parole povere l’ottimizzazione dei motori di ricerca. Uno strumento fondamentale per chiunque lavori sul web, uno strumento con il quale è doveroso trattare.
Si passa alla questione dei social e di come usarli, così come l’importanza della newsletter, l’importanza della lettura dei dati per capire l’andamento del blog e dei lettori.
L’imprenditorialità del giornalista
Un ultimo capitolo, molto interessante e intraprendente: l’imprenditorialità del giornalista. Concetto lontano dalla mentalità quotidiana, che vede il giornalista come un dipendente, e basta. Il sistema dei grandi editori sta fallendo, perché non buttarsi sull’imprenditorialità? “Le violazioni deontologiche non c’entrano nulla con l’adattabilità. Adattarsi al cambiamento e continuare a fare i giornalisti in maniera etica e deontologicamente corretta è possibile, così come è possibile che le regole vengano violate da persone che si incasellano alla perfezione in etichette previste.”
Un’ottima lettura per chi vuole buttarsi nel mondo del giornalismo, quello “nuovo”, dinamico, per chi vuole conoscere i meccanismi della comunicazione giornalistica, per chi lavora sul web e vuole acquisire nuove competenze.
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