Con questa cruciale espressione di Carlo Infante si apre una discussione ancor più cruciale. Nel mare magnum delle evoluzioni che il web ha avuto sin dai primi anni 2000 è facile perdersi se non si sa navigare in acque che continuamente mutano, eppure nessun mezzo, come media, è in sé sbagliato. Tutto dipende da quanto sai tenere il vento, da quanto sai riconoscere i bacini più profondi dai golfi in cui puoi goderti tanta bellezza, ma puoi incagliarti o perdere la rotta.
Paracelso nel XVI secolo diceva “omnia venenum sunt”: tutto è velenoso, nulla esiste al mondo che non sia in sé potenzialmente pericoloso, soltanto la dose fa il veleno.
Per trasporre questa regola nel mondo digitale possiamo dire che ogni mezzo come media non è mai buono o cattivo in sé, anzi: ciò che risulta dal suo impiego dipende dal come viene utilizzato.
Vien da sé che per saper usare qualcosa sia necessario conoscerlo, capire le sue potenzialità ed impiegarle in maniera autentica. La conoscenza, finanche nel mondo digitale, resta l’ancora di salvezza che ci fa restare lucidi, che ci garantisce consapevolezza e non ci fa soccombere ad altrui volontà. Perché il rischio, nel grande reticolato di Internet, è quello di essere usato, di essere spettatore passivo, di ritrovarsi in acque ingestibili.
Anche nella nuova era digitale sempre più in espansione restano fondamentali lo studio e la conoscenza affinché si possa essere soggetti agenti e non oggetti passivi.
Cittanet si propone di consegnare ed insegnare a chiunque ne abbia la necessità il corretto utilizzo dei nuovi media, per creare contenuti autentici tramite i quali si possa imparare non solo a galleggiare e non soccombere, ma finanche a navigare e surfare in questo immenso mare senza esserne inghiottiti, godendo della bellezza dei nuovi mondi.