Perchè è così importante fare i video? Uno sguardo sul mondo dei vlogger

Perchè è così importante fare i video? Uno sguardo sul mondo dei vlogger

Già dal 2016, e tutto il 2017 e il 2018 hanno una cosa in comune: il boom dei video. Il video, infatti, tra tutte le creatività possibili da pubblicare, è quello che piace di più.

Video: perché piacciono così tanto?

Il video è il miglior modo per trasferire il contenuto al tuo utente, è un mix tra intrattenimento e informazione. Ecco perchè è necessario che nel tuo calendario editoriale vi siano i video.

Basti pensare che solo su Twitter i video sono 6 volte più soggetti ad essere re-twittati rispetto alle foto, e 3 volte rispetto alle GIF, e 4 millennials su 5 guarda video-contenuti quando effettua una ricerca per decidere gli acquisti. Su Facebook, nel 2017, ogni giorno vengono visti 8 miliardi di video. Rispetto ai consumer che vorrebbero leggere le caratteristiche di un prodotto, quelli che preferiscono vedere un video sono 4 volte superiori, e il 70% dei millennials è propenso a guardare un video di un’azienda quando fa shopping online.

Creare un video per la propria piattaforma permette di raccontare il tuo business, il tuo prodotto, la tua storia, permette di fare marketing, senza che l’utente ne sia davvero consapevole.

La maggior parte della popolazione è più recettiva ad un video che ad un testo scritto, si parla di una percentuale di memorizzazione del 68% per un video contro il 10% di un testo. Il pubblico tende ad apprezzarli maggiormente poiché danno la sensazione di conoscere l’autore in modo più intimo a differenza delle semplici parole scritte.

Pensiamo ad esempio ai tutorial. Ogni qual volta non siamo in grado di fare qualcosa, vi sarà sicuramente un tutorial in grado di spiegarci la dinamiche: il video tutorial crea valore, perchè fa comprendere ai tuoi potenziali clienti la tua professionalità ed esperienza. Attrae e coinvolge chi è nel settore, che ti considererà come un punto di riferimento. E alimenterà la curiosità anche di chi ci ruota attorno: permette di accreditarti come fonte autorevole.

Il 2016 ha dimostrato che i video stanno diventando sempre più il motore per far conoscere blog, siti e vendere prodotti è un metodo che assicura anche condivisioni.

La nuova era: i vlogger

I primi video pubblicati risalgono al 2000. Erano solo i primi, dopo quasi 20 anni il video spopola su ogni blog, social o pagina internet. Ecco che da qui sono nati i vlogger.

La parola è un neologismo che unisce video e blog, per cui i vlogger sono coloro che si esprimono attraverso questo potente strumento di comunicazione. Già dal 2013 erano presenti in Inghilterra, già da un po’ sono arrivati anche in Italia.

Il web premia tanto il valore del prodotto video – quindi qualità dell’immagine e del suono, montaggio, linguaggio, ritmo, originalità – quanto la capacità del vlogger di interagire con il proprio pubblico: nell’era dei social network, presenza di risposta e attenzione ai segnali lanciati dai propri viewers sono i fattori fondamentali.

Nei video dei vlogger si ricerca un’ispirazione per un prodotto, per un viaggio, si cerca e si trova affidabilità, pareri e opinioni: il video regala la sensazione di genuinità, come se le immagini non potessero essere ritoccate, come se i video fossero fonte indiscussa di “verità”.

I vlogger possono trattare di tutto, dal viaggio, al cibo al make-up. Un vlogger molto consigliato, che tra i millennials spopola è Breaking Italy, un ragazzo intraprendente e simpatico che commenta le notizie più importanti italiane e non. Un misto tra Tg e show, con un linguaggio semplice, vicino ai giovani, che ha permesso a molti ragazzi di comprendere fatti lontani da loro, come le questioni politiche, internazionali o addirittura il funzionamento de Rosatellum.

Youtube: come iscriversi

Partiamo dal presupposto che i video possono essere creati e pubblicati su diverse piattaforme social. Ricordiamo Snapachat che nasce come un social completamente video, che in meno di 24 ore cancella tutti i video pubblicati sul tuo profilo. Il social è stato sostituito da Instagram che, alla funzione della pubblicazione di immagini sul proprio profilo, ha inserito le “stories”: una serie di video dalla durata di 24 ore, con filtri, musica e adesivi per attirare l’attenzione di tutti i tuoi follower.

La piattaforma per eccellenza nata per i video, resta YouTube.

Per creare un canale Youtube (quindi un proprio profilo) basta avere un account di gmal: da li potrete caricare ogni video e diventare dei vlogger. I vostri follower potranno iscriversi al canale, così che ad ogni caricamento arriverà loro una notifica per avvisarli del nuovo video.

Nella colonna sinistra di Youtube avete la possibilità di tenere sott’occhio i canali a cui siete iscritti e le tendenze su youtube.

 

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